Hanno deciso di chiamarlo Milk Famous. A nessuno fregherà del motivo ma uno dei due frontman ha voluto spiegarlo così: “Milk Famous means to be known but not for something you intended to be known for”, quindi vogliono essere famosi per il latte o chi lo sa magari per i lacci delle loro scarpe.
Loro sono i White Rabbits, band nata nel Missouri, cuore degli Stati Uniti, e sono ben 6, tutti maschi, eh sì una band di piselli.
Si trovano al loro terzo album, dopo Fort Nightly del 2007 e It’s Frightening del 2009. Questi primi due album avevano fatto parecchio rumore e avevano avuto parecchia attenzione da parte della critica sebbene molti di voi ricordino solo Percussion Gun, singolo piuttosto bomba, preso dal loro secondo album.
Milk Famous è un album di 11 tracce di cui la band ci aveva dato un primo assaggio rilasciando sul loro sito la opening track dell’album Heavy Metal, loop intrecciati di tastiere e un video piuttosto malsano che risulta essere la traccia più belle dell’album con Temporary, prossimo singolo che si delinea tra beat ripetuti con un andazzo decisamente più elettronico.
Molto valide I’m Not Me e i suoi riff di chitarra e le tastiere che non ti fanno annoiare, Everyone Can’t Be Confused che segna un po’ la differenza con i primi lavori dei White Rabbits e anche la traccia finale I Had It Coming che risulta essere molto intima attraverso la quale si arriva al punto, a tirare lì le somme.
I White Rabbits vanno avanti nel loro lavoro facendo cose buone, non siamo davanti ad un disco eccezionale, però in fin dei conti stanno delineandosi per bene attraverso la ricerca di uno stile proprio.