Appena leggi WZRD la prima cosa che ti chiedi è: “Cosa cazzo vuol dire?”. Questo non lo sappiamo, ciò che invece sappiamo è che WZRD è un side project di Kid Cudi ed uno dei suoi produttori, Dot Da Genius (avevano collaborato per Day’n’Nite). E WZRD è anche il loro album appena uscito.
Kid Cudi lo conosciamo bene, e l’ascolto (per chi non ha seguito bene le dichiarazioni del rapper che hanno preceduto l’uscita dell’album) può apparire parecchio spiazzante. Ma Cudi ci aveva parlato di rock, di chitarre, e aveva anche rilasciato un paio di test tracks, Brake e Teleport 2 Me. Quindi ci mettiamo all’ascolto consapevoli di ciò che ci aspetta.
L’album è sorprendente, una svolta quasi netta. Lui e Dot Da Genius hanno preso tutti gli artisti che da giovanotti li hanno ispirati, dai Nirvana ai Pink Floyd per costruire il loro concetto di rock, e il risultato si sente. The Arrival è un brano inquietante ed avvolgente, che ci fa già capire per bene l’andazzo, High Off Life parte con un riff distorto e continua con i suoi beat e un’impronta hip hop chiara. Love Hard accenna addirittura a ritmi punk in partenza, passiamo per Brake e Teleport 2 Me, Jamie, pezzi abbastanza dark, in stile new wave, con linee di synth e parole d’amore. Efflictim va avanti acustica, con una voce che si tiene tanto melodica, come d’altronde in tutto l’album, e ben bilanciata, anche se Kid Cudi non ha la voce di Ben Bridwell per dire il primo che mi salta in mente. Chiude Upper Room, che citiamo in quanto essere il brano più hip-hop di WZRD, belle melodie, synth, beat e tanto stile Kid Cudi che accompagna il gran lavoro di Dot Da Genius.
A fine ascolto siamo davanti ad un bivio, e io credo che la strada più giusta da seguire è quella che premia appieno quest’album e il lavoro dei due niggas, che hanno fatto qualcosa di audace e hanno seguito bene la loro testa.
Sembra una cosa fatta col cuore, e fatta bene. Bravo Scott, e bravo anche l’altro Genius.
Mi fa piacere riavervi tra di noi.