Inchiesta BOMBA per XL, quella rivista che in qualche modo è collegata a Repubblica.
Tale inchiesta è intitolata “Chi sono gli hipster?”. Mio fratello, morbosamente e giustamente curioso di leggere le stronzate che ci avremmo sicuramente trovato, ha preso la rivista in questione e ci abbiamo dato un’occhiata. Questo servizio, lungo addirittura quattro pagine, analizza il fenomeno degli hipster tra Roma e Milano, in maniera molto superficiale e wikipediana. (Sì, nel senso che tante parti sono evidentemente copiate e incollate). Niente, parlando di barbe, cappelli di lana, anfibi, tumblr, look&fashion, glihipstersembranotuttigay e le solite emerite stronzate, allungano il brodo arronzando qua e là. L’articolo è tutto incentrato sul voler affermare che si tratti di un fenomeno innanzitutto e quasi solamente modaiolo e che sostanzialmente dietro non ci sia nulla ( e fin qui non hanno tutti i torti, soprattutto per quanto riguarda Milano ), ma ‘sti tizi sono i primi a non parlare, nel pezzo, di nulla che riguardi la musica, se non di fantomatici party organizzati da chissà chi chissà dove chissà quando. Ma poi, non so, un articolo sugli hipster nel 2012 è veramente, boh, come fare un’inchiesta sugli hippies nel 1975 o uno sul punk nel 1988. Insomma, non sembrano essere esattamente sul pezzo.
Non si può fare un pezzo sugli hipster quando ormai Bon Iver si è tagliato la barba. Non si può. Tornate a parlare dei Litfiba e a postare foto della vostra colazione sulla pagina ufficiale di XL, fatevi i fatti vostri, ecco.